10 anni PD

Care democratiche, cari democratici,

il 14 ottobre il Partito Democratico, il più grande partito d’Italia, il nostro partito, compie dieci anni. Tutti noi che ci siamo impegnati per far nascere e crescere questo progetto, possiamo festeggiare e andare orgogliosi del percorso che abbiamo fatto fin qui.

Dieci anni fa abbiamo pensato che ciò che aveva preceduto il PD avesse perso la sua spinta propulsiva e innovatrice e che di fronte ai nuovi fenomeni della globalizzazione fosse indispensabile un soggetto nuovo, capace di farsene interprete, di trasformare le paure per il cambiamento in nuove speranze.
Oggi quel pensiero è ancor più forte, ancor più importante.

Abbiamo di fronte a noi la sfida di tenere insieme identità e apertura, la prima perché nei momenti difficili è fondamentale sapere di poggiare su solide radici, la seconda perché è indispensabile per poter interpretare e intercettare i cambiamenti e le innovazioni e farsene al contempo interpreti.

Abbiamo di fronte a noi la sfida di coniugare libertà e giustizia sociale, perché la garanzia di uguali opportunità per tutti continua ad essere un punto che distingue la sinistra dalla destra, i movimenti popolari da quelli populisti.

Abbiamo di fronte a noi la sfida di consolidare l’Europa unita che hanno costruito i nostri padri affinché potessimo vivere in pace, e far sì che evolva in una realtà irreversibile, che sia garanzia di pace, coesione, equità, giustizia sociale e libertà per tutti.

Siamo nati per questo, consapevoli che sarebbe stato un percorso lungo e in continua evoluzione. Oggi abbiamo dieci anni di storia alle spalle ma dobbiamo soprattutto pensare a come affrontare quelli che ci troveremo di fronte. Per le sfide che ci aspettano serviranno passione, capacità di rimanere uniti, radicamento nella società, attraverso un impegno fatto di disciplina e onore sempre nell’interesse dei cittadini delle nostre comunità e di tutto il Paese.

Abbiamo l’ambizione di essere un partito, nel momento più difficile per esserlo, ma non dobbiamo rinunciare a questo perché essere partito significa anche lasciare a chi viene dopo di noi un porto da cui partire per navigare in mare aperto e affrontare le sfide che si rinnovano. Perché i singoli passano, il partito e la comunità politica restano.

Siamo nati per unire e per dare al centrosinistra l’ambizione di essere forza di governo, a partire dalle comunità locali fino ad arrivare al Paese e all’Europa. E oggi più che mai serve rilanciare questo impegno, visto che i venti della destra e del populismo soffiano forti in Italia e in tutto il continente. Lo faremo, insieme.
Lo faremo consapevoli che, così come nello sport, con il talento si può vincere una partita ma è solo con il gioco di squadra che si vince il campionato.

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