Forza Italia, con una risoluzione presentata dal capogruppo in Consiglio regionale Bignami poi richiamata anche dagli esponenti locali del partito, propone che la tassa automobilistica regionale (il bollo auto, per intenderci) sia destinata ai Comuni e sia finalizzata alla manutenzione stradale oltre che per finanziare percorsi di sensibilizzazione ed educazione stradale, a partire dai più giovani.
Chiamato a intervenire sul tema, ho ritenuto opportuno innanzitutto chiarire alcuni aspetti legati a questa misura fiscale.
Ogni anno la nostra Regione ricava circa 400 milioni dai bolli auto. Una cifra ragguardevole che la Regione utilizza quella somma per viabilità e trasporti. Non solo, quindi, per la manutenzione della rete stradale, ma anche per finanziare mezzi e modalità di trasporto di altro tipo: trasporto pubblico locale su gomma e ferroviario, ma anche politiche a sostegno di una mobilità più sostenibile come il bike sharing e così via.
Ecco perché considero la proposta di Forza Italia una proposta “a metà”: manca infatti l’indicazione di ciò che si vorrebbe tagliare destinando l’intera cifra a voci più dettagliate e specifiche del bilancio del settore trasporti e viabilità (la manutenzione stradale e lezioni o corsi che sensibilizzino alla correttezza e attenzione gli utenti della strada).
Ma il problema sollevato, quello della sicurezza delle nostre strade, non va assolutamente minimizzato. Proprio a riguardo, quindi, ricordo che la Regione Emilia-Romagna, nel bilancio approvato poche settimane fa, destina rispetto all’anno precedente 12,5 milioni di euro in più ai Comuni per opere di riqualificazione stradale.
L’anno appena concluso ha visto, di nuovo, troppi morti sulle nostre strade. Condivido sicuramente un passaggio della risoluzione e degli altri atti amministrativi presentati dai Consiglieri di Forza Italia: serve una maggiore cultura del rispetto delle regole e del codice stradale.
Mi unisco quindi all’appello lanciato anche dal Prefetto di Ferrara che ricorda che il codice della strada non va rispettato solo per evitare una sanzione, ma va rispettato per evitare situazioni ben più gravi di una multa. I limiti e i controlli, quindi, vanno considerati anche e soprattutto in quest’ottica e non demonizzati.