Le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno indetto, in tutte le aziende del Gruppo Eni e Saipem, uno sciopero generale di 8 ore e una manifestazione a Roma per la giornata di venerdì 19 febbraio. La decisione è stata assunta a inizio febbraio da un’assemblea dei sindacati alla quale hanno partecipato parlamentari, esponenti delle Regioni e dei Comuni.
I rappresentanti del PD dell’Emilia-Romagna hanno partecipato numerosi a quell’iniziativa e sono in prima linea nel chiedere rassicurazioni e politiche di ampio raggio che diano futuro a questo settore.
Va citato il lavoro fatto dall’Assessore alle Attività Produttive Palma Costi col Presidente Stefano Bonaccini che si sono spesi in prima persona per coinvolgere le vicine Regioni Veneto e Lombardia, in cui insistono i siti di Marghera e Mantova che con Ravenna e Ferrara formano il cosiddetto quadrilatero padano della chimica, per creare azioni sinergiche di rilancio e proposta per il settore.
Il futuro dell’industria chimica in Italia è motivo di interesse e di apprensione da parte di tutti coloro che hanno a cuore la salvaguardia del lavoro e la continuità dell’attività di ricerca a fini produttivi ed industriali: ad entrambi questi fattori non vogliamo rinunciare.
Sosteniamo quindi la battaglia dei lavoratori e ribadiamo che ciò che il PD ha fatto a tutti i livelli istituzionali per essere al loro fianco, continuerà ancora a farlo con impegno e risolutezza. Chiediamo che la cessione di Versalis da parte di Eni, sul cui merito abbiamo anche ipotizzato il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti, sia accompagnata da investimenti sui siti produttivi e sia supportata da un piano industriale credibile che rafforzi e non renda incerto lo sviluppo del settore e la vita delle migliaia di famiglie che, a Ravenna e Ferrara ma anche nel resto d’Italia, dipendono da esso.