A chi devono servire coloro che si dedicano all’impegno pubblico?

scriverePubblico di seguito il testo della lettera che ho inviato al Direttore e alla Redazione de Il Resto del Carlino di Ferrara oggi, domenica 10 maggio 2015.


Sabato sera torno a casa, guardo le notizie del giorno e scopro che l’ultima boutade di Grillo mette in dubbio la necessità della pratica della mammografia. Mi indigno e vado a letto col nervoso. Al mattino apro i giornali e sul Carlino leggo la lettera della signora Edda C. che racconta il dramma di scoprire di avere un tumore dopo essersi sottoposta allo screening che (da noi, almeno e per fortuna) è di routine.

Allora mi fermo per pensare a cosa serva la politica e chi debbano servire coloro che si dedicano all’impegno pubblico.

Non ho risposte certe, ma credo che ci sia la responsabilità di dare risposte alla signora Edda e a chi come lei ha un problema che non è personale, ma del quale tutta la comunità si deve prendere carico. Serve fare in modo che una malattia venga riconosciuta in tempi brevi affinché possa essere curata in fretta, e se ciò non fosse realizzabile, a rendere il più dignitosa e meno gravosa possibile la vita di chi soffre. Serve creare una rete attorno alle famiglie che non hanno l’esperienza per fronteggiare la malattia e il disagio di chi si ama. Serve assolutamente individuare le risorse per la ricerca scientifica.

Grillo ha tante persone che lo ascoltano: mi permetto di dirgli che usi la sua notorietà per fare questo, non per dire ad ogni costo qualcosa “contro” che può essere utile ad un po’ di risalto, ma del tutto inutile, se non dannoso, per la comunità. Io dal canto mio, per quel che posso come Consigliere della nostra Regione, mi impegnerò il più possibile perché in Emilia-Romagna l’ansia dell’attesa per l’esito di un esame possa diventare la speranza per una soluzione tempestiva.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *