L’EUROPA E IL TERRORISMO
L’Europa deve sapere affrontare il tema del terrorismo in termini di difesa, certo, ma anche di prevenzione. C’è il rischio che il terrorismo parli alla pancia delle persone strumentalizzi situazioni di malessere spingendo le persone a ribellarsi in quel modo, in quei modi che purtroppo vediamo sempre più spesso.
C’è un disagio e l’Europa deve essere in grado di dare risposte a questo disagio.
Pensiamo al tema della povertà, è una questione che non può essere risolta da un solo stato, servono sforzi comuni, serve coesione, occorre recuperare gli stessi principi che ci portarono a fondare l’Unione Europea.
IL PD IN EUROPA
Sono orgoglioso che il Partito Democratico si sia mosso prima di tutti gli altri partiti, in Italia e non solo, puntando, con spirito unitario, sui temi dell’integrazione europea. Noi per primi abbiamo capito che il tema dell’immigrazione andava affrontato in maniera collegiale, non lasciando soli gli altri stati. Noi per primi abbiamo spinto sul tema della flessibilità per rilanciare e costruire una nuova Europa. Con parametri economici che siamo pronti a rispettare, certo, ma che sono nati in situazioni socio-economiche diverse da quella attuale, addirittura di un altro secolo. Andrebbe tenuto conto dei cambiamenti che sono avvenuti negli ultimi anni.
È ORA DI FARE L’EUROPA
Ora serve accelerare con il processo di integrazione europea. È venuto il momento di vedere chi davvero ci vuole stare. Il tema è delicato e si corre il rischio di un’Europa a due velocità ma credo che sia opportuno, ora come non mai, decidere da che parte si vuole andare mettendo insieme riformismo e radicalità.
A COSA SERVE L’EUROPA?
Noi sappiamo bene che l’Europa è nata con l’idea di portare pace e stabilità nel nostro continente e grazie al successo di questa idea, oggi, due giovani di stati che settant’anni fa si facevano la guerra hanno l’opportunità di studiare, rapportarsi, condividere esperienze insieme, beneficiando delle proprie peculiarità e differenze. Per tutto questo dobbiamo ringraziare chi ha creduto nel sogno europeo e si è impegnato perché diventasse realtà.
Ma c’è una altro aspetto, forse meno conosciuto, che descrive bene quanto bisogno ci sia d’Europa. Io ho avuto la fortuna di fare il sindaco di Ostellato, un comune di 7mila abitanti. Ebbene in quel comune, oggi, ci sono una pista ciclabile, un museo, un polo industriale che dà lavoro a tante persone. Queste cose ci sono per un semplice motivo: perché c’è l’Europa. Perché queste strutture sono state realizzate intercettando le occasioni e gli investimenti che arrivano sui nostri territori grazie all’Unione Europea.
Pensiamoci. Senza l’Europa, anche l’Italia, anche la nostra regione, anche il nostro quartiere, sarebbero forse più brutti, meno vivibili e con meno opportunità.