L’Emilia-Romagna prosegue nell’opera di ricostruzione del proprio patrimonio storico, artistico e culturale dopo il sisma del 2012.
Negli tempi, grazie ad un ottimo livello di sinergia e collaborazione tra Regione e Governo, c’è stata un’accelerazione significativa rispetto alla fase di ricostruzione: l’impegno a fare bene e presto è stato evidente fin da subito, superata l’emergenza dei primi mesi, ma è innegabile che nell’ultimi due anni siano state messe in campo azioni concrete che ci hanno aiutato ad affrontare al meglio la ricostruzione, e senza un dialogo diretto con il Governo tutto ciò non sarebbe stato possibile.
L’ultimo atto, in ordine di tempo, a sostegno di quanto ho appena detto, è il decreto del Consiglio dei Ministri che stanzia complessivamente 120 milioni di euro a livello nazionale,per interventi sul patrimonio artistico e culturale, firmato dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, e dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, in attuazione di quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016.
Di questi fondi, 51 milioni e 630 mila euro destinati a opere di conservazione,manutenzione, restauro e valorizzazione di beni culturali, progetti che ricadono soprattutto nelle aree alle prese con la ricostruzione post sisma 2012 consentiranno l’apertura di 21 cantieri della cultura in Emilia-Romagna.
Sono interessate le province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.
- Bologna – 5 interventi, per un totale di 5,7 milioni
Nel capoluogo regionale sono previsti due interventi: Chiesa SS.mo Salvatore (300 mila euro); San Barbaziano (400 mila euro). Altri tre a Crevalcore: Teatro Comunale (2 milioni); Palazzo comunale (1 milione); Villa dei Ronchi (2 milioni).
- Ferrara – 7 interventi per 15,55 milioni
Cinque gli interventi nel capoluogo: Basilica Cattedrale di San Giorgio Martire (7,7 milioni); Sant’Apollonia (800 mila euro); Chiesa di San Francesco (2,3 milioni); Chiesa SS. Giuseppe Tecla e Rita (500 mila euro); Casa Minerbi (200 mila euro); uno a Cento: San Martino di Tours di Buonacompra (4 milioni); uno a Mirabello: Oratorio della Beata Vergine di San Luca (50 mila euro).
- Modena – 8 interventi per 27,38 milioni
Due gli interventi nel capoluogo: Monastero Abbaziale di San Pietro (1,450 milioni); Archivio di Stato (2,5 milioni);
due a Cavezzo: San Giovanni di Disvetro (6,4 milioni); Chiesa di Motta, Santa Maria ad Nives (2,4 milioni); uno a Finale Emilia: Chiesa della Beata Vergine del Rosario (130 mila euro); uno a Medolla: San Bartolomeo di Villafranca (7,1 milioni); uno a Mirandola: Chiesa di San Francesco (3 milioni); uno a San Felice sul Panaro: San Biagio in Padule.
- Reggio Emilia – 1 intervento per 3 milioni
Un intervento a Canossa, all’omonimo Castello (3 milioni)