Nei paesi di montagna come quelli rurali a bassa densità di popolazione, la presenza della bottega o del negozio che vende un po’ di tutto, è un punto di riferimento per tutti coloro che vi abitano.
Con una proposta di legge regionale, vogliamo dare un sostegno concreto a quelle realtà che svolgono una funzione che possiamo definire sociale, oltre che commerciale. Un piccolo aiuto che è anche un aiuto più grande a tutta una comunità locale.
Il Partito Democratico e Sinistra Italiana hanno quindi depositato un testo, alla cui stesura ho personalmente contribuito, per agevolare i piccoli esercizi commerciali polifunzionali.
La nostra proposta, attraverso appositi bandi che riconoscano sgravi o finanziamenti, renderebbe finanziabili azioni come l’acquisto o la ristrutturazione di locali, l’acquisizione di attrezzature e merci oppure investimenti per l’innovazione tecnologica. Previsti anche contributi regionali una tantum per garantire all’attività la soglia di sopravvivenza, e dunque la sua durata nel tempo. Regole chiare e trasparenti, comprese quelle sull’eventuale revoca dei finanziamenti accordati qualora il beneficiario non rispettasse l’apertura annuale oppure chiudesse o trasferisse l’attività senza il consenso del Comune.
Ho sottoscritto questa proposta perché sono ben consapevole di quanto sia necessario sostenere concretamente i piccoli esercizi diffusi nei paesi di campagna e in quelli montani. Nelle aree a forte rischio di spopolamento, infatti, contribuiscono a tutelare la cultura di un territorio e garantiscono servizi che vanno ben oltre lo scambio di merci oltre ad assicurare un maggiore livello di sicurezza per i residenti. Ecco perché con il nostro progetto di legge intendiamo riconoscere a quegli esercizi una funzione sociale che spiega il supporto pubblico.