Depositate le liste dei candidati alla Camera dei Deputati e al Senato del Partito Democratico. Questa la mia dichiarazione a riguardo.
I populisti cercano i colpevoli dei problemi, i riformisti cercano le cause e mettono in campo le soluzioni. Ed è da riformisti che affronteremo questa campagna elettorale in Emilia-Romagna.
La affronterà così il PD insieme a tutta la coalizione, e faranno altrettanto i 49 candidati e candidate tra collegi uninominali e plurinominali. La maggior parte di loro è cresciuta e vive in Emilia-Romagna e chi tra loro ha un profilo più nazionale ha comunque conosciuto queste terre nella propria esperienza di governo, associativa o di partito, e questa campagna elettorale sarà l’occasione per interpretarne le ulteriori sfumature e potenzialità. Dovranno farlo soprattutto laddove il territorio ha manifestato, legittimamente, la propria necessità di essere rappresentato.
Sarà in campo una squadra larga che potrà beneficiare anche dei risultati di chi, pur non essendo stato ricandidato, ha dato un prezioso contributo in questa legislatura. A loro il mio personale ringraziamento.
Una squadra che mette in campo espressioni importanti del Governo e può presentare tutti i risultati ottenuti: dalla cultura alla scuola, dalle infrastrutture al terremoto, dal rilancio dell’economia alla battaglia sui vaccini, dalla giustizia all’Europa. Una squadra che mette a valore chi si è impegnato nel partito o chi ha completato importanti esperienze amministrative. Una squadra che mette in evidenza una alleanza tra quelle forze che fanno del riformismo la propria essenza, a fronte di una destra che ha perso ogni connotazione moderata piegandosi all’oltranzismo leghista, e a fronte di un Movimento 5 Stelle incapace di decidere da che parte stare su ogni decisione che conta.
Una squadra pronta ad affrontare senza timore il confronto in tutti i collegi, con un cenno particolare alla bellissima sfida di Lucia Annibali a Parma, nella quale ad essere protagonista sarà il suo coraggio e, più in generale, quello delle donne, le cui battaglie saranno al centro, come sempre, della nostra azione politica e speriamo di governo.
Un PD che in Emilia-Romagna è rappresentato nel suo insieme, con maggioranza e minoranze del partito che si intrecciano, si amalgamano, così come il nostro PD regionale ha sempre fatto. Perché l’unità non è solo una parola, ma un modo di stare insieme a partire dalla nostra regione.
Perché con il talento di uno si può vincere una partita, ma è solo con il gioco di squadra che si vince il campionato.