CENTRI ESTIVI CONTRIBUTI ANCHE NEL 2019 | A FERRARA OLTRE 390 MILA EURO

Welfare. Tornano i Centri estivi per bambini e ragazzi. E tornano i contributi della Regione per pagare la retta: 6 milioni per il 2019. Salgono le quote (da 70 a 86 euro a settimana) e le settimane di frequenza ‘coperte’ dal sostegno (da 3 a 4). 

Dopo il successo dello scorso anno, la Giunta regionale ripropone lo stesso provvedimento anche per quest’estate. Potranno usufruirne le famiglie con i genitori che lavorano, residenti in Emilia-Romagna e con un reddito Isee massimo di 28 mila euro. Al via il riparto delle risorse, provenienti dal Fondo sociale europeo, tra Comuni e Unioni di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini. Nel 2018, 13mila i ragazzi che ne hanno beneficiato. 

Si tratta di un sostegno concreto per quei genitori che, lavorando e non potendo contare su aiuti esterni, hanno la necessità di organizzare la gestione dei propri figli nel periodo di chiusura delle scuole.

Ripartizione delle risorse sul territorio

A livello territoriale, i 6 milioni ripartiti tra i Comuni capofila dei Distretti, in base al numero dei bambini residenti e in età compresa tra 3 e 13 anni (nati dall’1 gennaio 2006 al 31 dicembre 2016), prevedono: per Ferrara 395 mila euro (29.382 bambini)

L’assegnazione dei contributi13 febbraio 2019

I Centri estivi possono essere pubblici (organizzati direttamente dai Comuni) o privati (associazioni, cooperative, parrocchie e altri Enti religiosi) “accreditati” dalla Regione perché in possesso dei requisiti stabiliti dalla direttiva sui centri estivi, emanata l’anno scorso. Tra i requisiti richiesti, quelli più significativi riguardano la presenza di un progetto educativo – sul quale informare adeguatamente le famiglie – e l’obbligo da parte del personale di presentare una dichiarazione che attesti l’assenza di condanne per abuso di minori, secondo quanto previsto dalla legge nazionale contro la pedopornografia.

Per quanto riguarda l’iter di compilazione dell’offerta alle famiglie, i Comuni entro il 30 maggio stileranno l’elenco dei Centri – gestiti direttamente dal Comune o, per quelli privati, individuati tramite bando – aderenti al progetto. Successivamente, i Comuni potranno ricevere le richieste di contributo: i genitori dovranno scegliere uno dei Centri inseriti nell’elenco comunale e la richiesta dovrà essere fatta contestualmente all’iscrizione, presentando la dichiarazione Isee. Spetta al Comune l’istruttoria, il controllo dei requisiti e la successiva compilazione della graduatoria delle famiglie individuate come possibili beneficiare del contributo, fino ad esaurimento della disponibilità finanziaria.

I dati del primo anno di realizzazione del progetto

Nel 2018, primo anno di realizzazione del progetto, hanno aderito 314 Comuni. I Centri estivi che hanno partecipato alla sperimentazione sono stati 1.170 e 13.040 i bambini e ragazzi che hanno beneficiato dei contributi regionali.

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