Alla luce delle preoccupazioni emerse sull’organizzazione degli eventi sul territorio a seguito della Circolare Gabrielli è doveroso fare chiarezza e promuovere prima dell’estate un incontro, coinvolgendo Prefetture, tecnici e commissioni provinciali competenti, al fine di ottenere un’applicazione coerente sul territorio della normativa ministeriale facilitandone l’applicazione.
Ho voluto intervenire sul tema scottante che sta mettendo in difficoltà la realizzazione di numerose sagre ed eventi paesani, proprio con l’arrivo della bella stagione. Infatti insieme ad altri colleghi del Partito Democratico ho sottoscritto una risoluzione di Mdp.
Nonostante la volontà di garantire norme adeguate alla sicurezza è necessario rendere comuni e realtà associative maggiormente consapevoli, oltre a favorire lo svolgimento di eventi nel rispetto delle norme. Inoltre ne Giunta in sede di Conferenza Stato-Regioni, di rivalutare la circolare tenendo in considerazione la fattibilità degli eventi, soprattutto per iniziative di dimensione ridotta che coinvolgono realtà locali e ambiti territoriali limitati e che contribuiscono però in maniera rilevante ad arricchire l’offerta socio-culturale dei territori.
Il problema è all’ordine del giorno e l’attenzione dei consiglieri è volta proprio a limitare il disagio e l’annullamento di eventi su tutto il territorio. È pressoché impossibile infatti per una realtà medio-piccola ottenere per gran parte degli eventi un punteggio inferiore ai 15 punti, che garantiscono la soglia di rischio basso. Le circolari richiedono presidi di sicurezza come l’obbligo di affidare il servizio d’ordine a operatori professionisti, delimitare l’area dell’evento con barriere New Jersey, individuare percorsi separati di accesso e deflusso, regolare e monitorare gli ingressi, anche con sistemi di rilevazione numerica progressiva.
Negli ultimi mesi si è avuta notizia di moltissimi eventi cancellati su tutto il territorio nazionale, ultimo caso nel copparese dove è stata annullata la festa ANPI del 25 Aprile, proprio per ragioni legate ai costi e alla rigidità delle norme di sicurezza da rispettare. I costi per garantire l’applicazione della normativa possono essere assorbiti solo da eventi di grandi dimensioni o a pagamento, ma che diventano insostenibili per le iniziative che si fondano esclusivamente sul volontariato, fiore all’occhiello dei nostri territori e valore imprescindibile. Seppur garantendo la sicurezza il nostro segnale politico è indirizzato a tutela delle feste di paese e di tutti gli eventi a titolo gratuito realizzati da anni dalle associazioni e dai tanti volontari, che hanno permesso di rendere vivi i nostri territori.