Il PD riparte dalle comunità locali, dalle migliaia di iscritti che sono venuti a votare e dal proprio radicamento territoriale. I congressi sono stati un’occasione per affermare nuovamente un’organizzazione che riparte dal basso, coinvolgendo le persone nelle scelte più importanti. Donne e uomini che si confrontano, discutono, esprimono il loro voto.
Siamo una comunità di persone che si guardano negli occhi, lo abbiamo dimostrato anche questa volta e come segretario regionale ne sono orgoglioso.
In alcune realtà si sono svolti dei congressi unitari, grazie anche alla generosità dei segretari uscenti che ringrazio per l’importante lavoro svolto. A Bologna, Parma e Piacenza abbiamo avuto un confronto vero, con risultati chiari che le assemblee provinciali dovranno solo ratificare. Ci sono segretari che sono stati confermati, vedendo riconosciuto il buon lavoro svolto, e un po’ di volti nuovi; voglio fare i complimenti a chi è arrivato primo e ringraziare chi si è messo in gioco ed è arrivato secondo o terzo.
Negli anni che abbiamo di fronte il PD avrà bisogno di tutte le migliori energie, perché i nostri avversari si chiamano destra e populismo e se delle asperità ci sono state tra di noi in questa campagna congressuale, adesso è il momento di metterle da parte e riconoscersi reciprocamente.
Appena possibile incontrerò i segretari provinciali perché siamo alla viglia di una campagna elettorale e il PD dell’Emilia-Romagna anche questa volta, vuole essere protagonista.