È tempo che i laureati in Scienze Motorie vengano professionalmente riconosciuti a tutti gli effetti.
E che i costi sostenuti dai cittadini per la prescrizione medica dell’attività fisica e motoria adattata possano essere fiscalmente detraibili, al pari di altre spese mediche.
Ho chiesto alla Regione, con una risoluzione, di attivarsi quanto prima nei confronti del Ministero su queste due tematiche.
Consapevole che da tempo l’Emilia-Romagna favorisce e valorizza l’attività fisica e motoria come strumento primario di prevenzione.
La Regione ha messo in campo azioni mirate su questo tema
Attraverso il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 (PRP) e definendo protocolli per l’esercizio fisico adattato (EFA) o per l’attività motoria adattata (AFA), rivolti in particolare a persone affette da patologie muscolo-scheletriche e neuro-muscolari.
All’interno della Legge dello Sport, che mi ha visto relatore, e nella quale già veniva riconosciuta da un lato l’attività fisica come strumento di prevenzione sanitaria e dall’altro si puntava a valorizzare l’attività dei laureati in scienze motorie. Proprio in questi giorni inoltre, abbiamo approvato la Legge sulla Prevenzione, che di fatto istituisce una sorta di innovativo welfare per promuovere la salute.
Si tratta di un impegno ambizioso ma attualmente a livello nazionale non esiste il riconoscimento giuridico professionale dei Laureati in Scienze Motorie. Pertanto, tale figura resta sospesa tra l’ambito sanitario e quello sportivo senza avere un preciso riconoscimento.
Una situazione che sta creando problematiche a questi laureati anche per possibili sbocchi occupazionali. Lo stesso vale per le spese per l’attività fisica e motoria adattata, che ancora non sono detraibili seppur prescritte dal medico di base o dallo specialista e quindi a carico totale dell’utente.
Nel corso della scorsa legislatura nazionale era stato aperto un tavolo di trattativa tra il Ministero della Salute e i rappresentanti dei Laureati in Scienze Motorie per il riconoscimento di tale profilo, mi auguro che questa sensibilità non si fermi e vengano fatti passi avanti da parte del Governo così come la nostra Regione si sta impegnando a compiere.