Le marinerie dell’Emilia-Romagna hanno indetto lo stato di agitazione e domani, venerdì 17 febbraio manifesteranno per chiedere modifiche alle norme che regolano il settore. Domani sarò a Cesenatico, insieme alla collega Lia Montalti, al fianco dei pescatori.
Le rappresentanze del settore segnalano il venire meno di un dialogo costruttivo fra le istituzioni e il mondo della pesca, col risultato di regole poco attente alle esigenze degli operatori. Chiedono alla Regione sostegno nel porre alcune questioni all’attenzione, in particolare, del Governo per risolvere con urgenza problematiche che deprimono ulteriormente un comparto già in crisi. L’esempio più significativo, è quello della soppressione della commissione consultiva centrale della pesca precedentemente istituita presso il MiPAAF.
Le categorie lamentano in particolare l’asprezza delle sanzioni amministrative introdotte dalla Legge 28 luglio 2016, n. 154, il sistema di distribuzione alle imprese di pesca della quota nazionale assegnata all’Italia per la cattura del tonno rosso, il sistema dei controlli applicato alle imprese di pesca (BLUE BOX – AIS – Giornale di bordo elettronico) e di verifica sull’attività di pesca.
La Regione Emilia-Romagna è ben consapevole della rilevanza e dell’urgenza delle questioni sollevate dai nostri pescatori e si propone come parte attiva nel favorire il confronto tra le Istituzioni nazionali e i portatori di interesse per giungere a soluzioni normative capaci di garantire la tutela del mare e dei suoi prodotti oltre alla redditività del settore per tutti i suoi occupati.
A riguardo abbiamo già attivato i nostri Parlamentari e richiesto il coinvolgimento delle associazioni. Stiamo inoltre procedendo a una revisione della normativa regionale vigente in materia di pesca e ci impegniamo a intensificare ulteriormente la consultazione con il mondo produttivo.