L’Emilia-Romagna torna a crescere
economia e occupazione
PIL a +1,2% nel 2015 e a +1,4% nel 2016: la crescita dell’economia in Emilia-Romagna è decisamente superiore rispetto alla media nazionale italiana che al termine dell’anno scorso segnava +0,9%, mentre in quello precedente risultava a +0,8% (dati Unioncamere).
L’Emilia-Romagna nel 2016 è stata la regione d’Italia a più forte crescita.
Un dato che certamente non è frutto del caso, ma di un impegno collettivo, sinergico e soprattutto a 360° concertato da tutti gli attori protagonisti del mondo del lavoro.
In Emilia-Romagna, infatti, dopo un approfondito dialogo, nel luglio 2015 è stato siglato il Patto per il Lavoro. Un documento che mette a sistema 15 miliardi di euro che, nei diversi settori delle politiche pubbliche, vengono investiti per creare nuovi posti di lavoro e stabilizzare quello già esistente. Un’operazione che parte dalla programmazione di lungo corso delle risorse proprie, nazionali ed europee che la Regione mette a disposizione per incoraggiare gli investimenti privati.
La crescita in Emilia-Romagna ci consente di competere con le più avanzate regioni d’Europa.
Dall’insediamento della Giunta Bonaccini la disoccupazione è diminuita dal 9% al 7% e al contempo si è registrato un aumento del tasso di occupazione per il quale siamo la prima regione in Italia.
La qualità è a Ferrara
turismo, cultura, commercio
L’economia di Ferrara e della sua provincia passa necessariamente da turismo, cultura e commercio.
L’Assemblea legislativa ha riformato il settore turistico prevedendo le “Destinazioni turistiche” come aree integrate per la promo-commercializzazione di un intero territorio.
È stata istituita la Destinazione turistica Romagna che riunisce le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Un distretto già competitivo e che può solo crescere grazie a un’offerta integrata capace di dare risposte alle esigenze di pubblici compositi.
In questi anni nel Ferrarese si stanno concretizzando progetti di ampio respiro: il MEIS, quello del Ducato Estense e il Parco unico interregionale del Delta del Po,
dichiarato Riserva MAB Unesco.
In accordo con i Comuni, ho lavorato al fine di ottenere una voce ad hoc nel bilancio regionale per la riqualificazione di piazze e borghi dei centri urbani più piccoli per
renderli più attrattivi anche sul piano commerciale.
Per residenti e turisti costruiamo il futuro di un territorio vocato alla qualità e all’unicità.
Crisi scongiurate
chimica e industria
Come consigliere regionale ho avuto modo di seguire da vicino alcune gravi crisi aziendali che hanno colpito il territorio Ferrarese.
Molte, per fortuna, sono state crisi scongiurate anche se non sono mancate ripercussioni sull’economia locale: penso alla Lamborghini Calor di Dosso, a Berco e alla fibrillazione per la VM Motori.
Ferrara è uno dei poli della chimica e della petrolchimica più importanti d’Italia. Dalla Regione lavoriamo per rafforzare il quadrilatero padano, di cui sono parte anche
Ravenna, Mantova e Porto Marghera, sollecitando a più riprese il Governo nazionale affinché rilanci una strategia nazionale per l’intero settore e apra a nuovi investimenti
e ricerca.
Carife
sostegno ai risparmiatori
Carife è al centro di un’intricatissima vicenda rispetto alla quale è necessario fare luce su responsabilità che affondano le radici nel passato e rispetto alle quali abbiamo sollecitato una commissione parlamentare d’inchiesta.
Le ferite per l’economia locale e gli strascichi per i risparmiatori e i dipendenti sono un tema al centro del dibattito e dell’azione politica locale, ma non solo. Ci siamo attivati per vedere riconosciuto il rimborso all’80% degli ex obbligazionisti subordinati, per avviare la procedura degli arbitrati e, direttamente dalla Regione Emilia-Romagna, per dare – con 200.000 euro che saranno raddoppiati a 400.000 – sostegno legale agli ex obbligazionisti junior.