La vicenda degli esodati non è ancora stata risolta del tutto e insieme ad altri colleghi in Consiglio regionale ho accolto l’appello di alcuni di questi lavoratori per dare loro sostegno e voce.
Abbiamo presentato a riguardo una risoluzione che sarà discussa nelle prossime settimane, con il proposito di monitorare l’attività del Ministero competente sul tema. Pertanto chiediamo alla Giunta regionale di attivarsi presso il Governo nazionale affinché siano individuate le risorse necessarie per garantire una soluzione definitiva a tutela degli esodati esclusi dall’ultimo provvedimento legislativo. Sono 23 mila infatti coloro che si ritrovano ancora senza stipendio né pensione e occorre dare loro una risposta non più procrastinabile.
Dal 2012 ad oggi sono stati sette i provvedimenti, cosiddetti “salvaguardie”, che hanno consentito progressivamente a questi lavoratori di andare in pensione con le regole in vigore prima della legge Fornero. L’ultima misura è stata inserita nella legge di Stabilità (208/2015) e con essa si sono risolte le incertezze di oltre 172 mila persone, per una spesa di circa nove miliardi di euro.
È passato più di un anno e mezzo dall’ultima dichiarazione del Ministro dell’economia a riguardo. Diamo atto di quanto fatto anche in questi mesi dalle Istituzioni: in origine infatti si parlava di quasi 50 mila italiani in questa situazione, mentre oggi ci troviamo a chiedere un rimedio per quei 23 mila che sono rimasti fuori dalle misure di salvaguardia. Basterebbe un ottavo e ultimo intervento.