A proposito degli ex obbligazionisti Carife, dopo la nostra sollecitazione (fatta propria dalla Regione Emilia-Romagna che si era rivolta formalmente al Fitd in agosto), il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha precisato che gli ex obbligazionisti subordinati Carife con patrimonio immobiliare sotto i 100 mila euro oppure con reddito inferiore ai 35 mila euro (basta solo uno di questi requisiti), potranno accedere all’indennizzo forfettario anche se cointestatari dell’obbligazione con soggetti che non hanno quei requisiti.
E ha inoltre precisato che il rimborso dell’80% riguarda la parte delle obbligazioni non rimborsate agli ex obbligazionisti, in sostanza la soluzione più vantaggiosa per il risparmiatore.
Precisazioni che allargano la platea di coloro che beneficeranno del rimborso.
In Commissione Bilancio – nella seduta di ieri, martedì 8 novembre – è inoltre iniziato l’esame di un progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale che prevede misure finanziarie urgenti da assumere entro il 2016. Tra queste, la previsione di 200mila euro per l’azione di risarcimento o di tutela legale dei risparmiatori emiliano-romagnoli danneggiati dalla crisi finanziaria in cui è incorsa Cassa di Risparmio di Ferrara (oltre a Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti).
Si tratta di una tutela che avevo richiesto – insieme ad altri colleghi di PD, SEL e Lega – con uno specifico emendamento alla Legge di Bilancio 2016 della Regione per far fronte alle richieste di molti cittadini emiliano-romagnoli, perlopiù ferraresi.