L’Assessorato regionale risponde all’interrogazione presentata insieme ad altri consiglieri del Gruppo PD. Rimane l’incertezza su come il Ministero competente sui fondi per il fermo pesca – il Mipaaf – intenda procedere per erogarli alle imprese.
Ancora poca chiarezza sui fondi Feamp (Fondo Europeo per la Pesca) destinati a risarcire le imprese colpite dal fermo pesca negli ultimi anni. Nella risposta data all’interrogazione che ho presentato con i colleghi consiglieri PD Nadia Rossi (prima firmataria), Mirco Bagnari, Gianni Bessi, Lia Montalti, Manuela Rontini e Marcella Zappaterra, anche l’assessorato regionale all’agricoltura, caccia e pesca si ritiene insoddisfatto.
In dicembre avevamo depositato in Regione un atto per capire a che punto fosse l’iter di liquidazione dei contributi e fare chiarezza su come il Ministero competente potesse erogare i fondi entro la fine dell’attuale legislatura parlamentare.
Non possiamo certo ritenerci soddisfatti delle risposte arrivate da parte del Ministero e appare evidente anche l’insoddisfazione dell’assessore Simona Caselli a riguardo. Il “fermo biologico temporaneo” è finanziato infatti nell’ambito delle iniziative previste dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca ed è attuato sulla base di programmi nazionali. La Regione, pur essendo un organismo intermedio, non ha nessuna implicazione diretta nell’attuazione della misura, se non la partecipazione a tavoli istituzionali.
Nonostante la risposta ancora interlocutoria, rimane l’impegno mio e degli altri colleghi consiglieri oltre che della Regione sul tema.
Sulle basi delle informazioni fornite dalla direzione generale della pesca marittima comunichiamo che è in corso l’istruttoria delle domande di contributo per il 2016, ma non sono chiari ancora i tempi di pubblicazione della graduatoria. Pertanto continueremo a sollecitare, insieme all’assessorato regionale, l’autorità di gestione affinché ponga in essere tutte le iniziative necessarie per garantire tempestività dei pagamenti, affinché si mettano in campo interventi concreti rispetto alle difficoltà in cui versano numerose imprese del settore della pesca.
Sulla base inoltre di un recente decreto ministeriale è stata riconosciuta per l’anno 2017 un’indennità giornaliera a sostengo del reddito in favore dei dipendenti delle imprese adibite alla pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca.
Continueremo dunque ad impegnarci affinché siano arrivati tutti gli strumenti possibili a sostegno di un settore di cruciale importanza per i nostri territori.