La Regione Emilia-Romagna ha emanato le linee di indirizzo per “Diagnosi e trattamento della fibromialgia”. Un passo importante che rende pubblico il documento, frutto di un anno e mezzo di intenso lavoro, del gruppo tecnico di interdisciplinare, istituito e coordinato dall’Assessorato alla Sanità. Finalmente si concretizzano nero su bianco le linee guida per la gestione della fibromialgia.
La Direzione Generale Sanità della Regione ha inviato ufficialmente tale documento alle Direzioni Sanitarie, ai Responsabili delle Strutture Reumatologiche, ai Responsabili dei Dipartimenti di Cure Primarie, alle Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna.
Si tratta di un traguardo che vede la Regione Emilia Romagna in prima linea al fianco di tutti i pazienti affetti da questa malattia reumatica, difficile da riconoscere e da diagnosticare. Si colma così un vuoto, in quanto per la prima volta in Italia un ente pubblico, emana un documento di ampio respiro sulla patologia. Fino ad oggi non esistevano linee di indirizzo rivolte ai medici su questa devastante malattia, questo documento invece consentirà di sviluppare percorsi formativi con i medici di Medicina Generale e gli specialisti che si occupano di fibromialgia, definendo, come avevamo promesso, le modalità di diagnosi, la presa in carico del paziente, il trattamento e il follow-up post trattamento della malattia.
Questo documento, basato sulle più aggiornate evidenze scientifiche disponibili nella letteratura internazionale e sull’esperienza clinica quotidiana, rappresenta una delle prime esperienze, a livello nazionale, d’inquadramento della diagnosi e presa in carico delle persone affette da fibromialgia, ed è anche oggetto di confronto con il Ministero della Salute e con il Consiglio Superiore di Sanità.
Si tratta di una guida, condivisa dalla società scientifica, destinata a tutti i professionisti coinvolti quotidianamente nel trattamento della fibromialgia ma si rivolge anche a tutti quei cittadini che desiderano ampliare il livello di conoscenza e consapevolezza della propria condizione.
È un passo che abbiamo compiuto in Regione e che ci porta verso la realizzazione di un percorso adeguato di presa in carico della fibromialgia. Ora sarà da approfondire e promuovere attivamente in tutti i territori, anche con l’aiuto delle associazioni di pazienti, in modo da facilitare l’organizzazione delle risposte da parte del Servizio Sanitario Regionale.