Nel primo pomeriggio di mercoledì 20 settembre, ho partecipato a un incontro con un gruppo di rappresentanti degli ex azionisti Carife, i cosiddetti Azzerati. Insieme a Marcella Zappaterra e al segretario provinciale del PD di Ferrara abbiamo condiviso questo comunicato stampa, che riporto.
Carife. Calvano, Vitellio e Zappaterra hanno incontrato gli azzerati: “Un incontro franco e pacato, molti punti di condivisione”
“È stato un incontro franco e pacato” commentano così i consiglieri Paolo Calvano e Marcella Zappaterra e il segretario provinciale del Partito Democratico di Ferrara Luigi Vitellio l’incontro avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 20 settembre, con un gruppo di rappresentanti degli ex azionisti Carife.
Gli esponenti PD di Ferrara hanno ascoltato le richieste contenute in un documento sottoposto a loro dagli azzerati e proseguono: “In particolare, condividiamo di agire a tutti i livelli, ciascuno entro la propria competenza, per esercitare una moral suasion nei confronti di Bper, che ha acquisito la good bank nata dalla risoluzione della vecchia Cassa di Risparmio, affinché mantenga un opportuno riguardo nei confronti dei piccoli azionisti della ex Carife. Sicuramente siamo favorevoli affinché il Governo metta in campo a Ferrara nuovi importanti investimenti e interventi dopo lo shock bancario così come proposto dalle istituzioni e dalle rappresentanze economiche locali al viceministro Morando a inizio luglio. Chiaramente, dalla vicenda di Carife e delle altre piccole banche territoriali risolte, ci auguriamo che le Camere riconoscano di dover agire sul piano legislativo per tutelare al meglio i piccoli risparmiatori degli istituti di credito”.
“Su un punto siamo stati molto chiari. In più occasioni, a noi così come alle istituzioni locali, è stato detto – da Bankitalia, dall’UE, dalla Consob e anche dal Governo – che certe cose rispetto alla vicenda Carife ‘non si potevano fare o non si sarebbero potute fare diversamente’. Che per Carife, prima e dopo il decreto di risoluzione, così come nella fase di definizione delle procedure di rimborso e poi arbitrato per gli obbligazionisti ‘non c’erano altre strade percorribili’. Poi il tempo, la tenacia e la volontà, hanno permesso di verificare e riconoscere che non tutte le proposte e le soluzioni ipotizzate per alleviare i danni socio-economici sul territorio, erano irrealizzabili. Non accetteremo più, dai vertici politico-economici che sono più in alto di noi, altri no senza prima averli messi in discussione pretendendo di trovare eventuali soluzioni alternative. In una vicenda che ha molti responsabili e contorni che procure e tribunali hanno iniziato a definire, chi non ha mai voluto speculare e si è trovato in una situazione di oggettivo disagio, avrà il nostro sostegno, entro le nostre facoltà” concludono Calvano, Vitellio e Zappaterra.