Nuovi e più ampi spazi per gli investimenti pubblici di comuni e province grazie al patto di solidarietà tra i territori.
La Regione e il sistema delle Autonomie locali ER hanno raggiunto l’intesa anche per il 2017. Nel pieno rispetto della normativa nazionale sul pareggio di bilancio (legge 24/12/2012, n. 243 e s.m 243/2012) e del recente DPCM (del 21 febbraio 2017, n. 21 in materia di “Ricorso all’indebitamento da parte delle Regioni e degli enti locali”) si aprono quindi nuovi spiragli per realizzare opere e interventi pubblici superando i vincoli di bilancio.
L’intesa regionale 2017 punta a favorire in particolare i piccoli Comuni, quelli nati da fusione, le amministrazioni con progetti già cantierabili e, con anche un cofinanziamento regionale, le opere di ricostruzione post sisma. La Regione Emilia-Romagna coordinerà la spesa.
Gli EELL per aderire al Patto di solidarietà territoriale devono presentare domanda alla Regione entro il 30 aprile p.v.
Criteri e domande – In sintesi
I parametri che saranno applicati nel 2017 puntano a favorire i piccoli Comuni, con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti, i Comuni nuovi nati da processi di fusione, gli enti che già dispongono di progetti di investimento “cantierabili” e quindi effettivamente realizzabili nell’anno.
Inoltre, vengono sostenuti gli investimenti cofinanziati dalla Regione e le opere di ricostruzione a seguito del sisma del 2012. Una piccola quota corrispondente al 5% delle disponibilità totali è invece riservata a fronteggiare situazioni di particolare criticità dovute ad eventi calamitosi e non prevedibili.
Il documento indica le modalità di applicazione. I Comuni e le Province che intendono aderire devono presentare domanda alla Regione entro il 30 aprile. Entro il 31 maggio la Giunta regionale, sentito il parere del Consiglio delle Autonomie locali, provvederà ad attribuire gli spazi finanziari agli enti territoriali che ne hanno fatto richiesta.