Lo avevamo chiesto (io e la collega Marcella Zappaterra, anche presentando un documento formale alla Giunta della Regione Emilia-Romagna) e avevamo avuto il sostegno dell’Assessore ai Trasporti e alla Mobilità Raffaele Donini. Ora la notizia è ufficiale: la Cispadana – l’autostrada regionale che consentirà un collegamento diretto tra le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara attraversando 13 Comuni ed evitando il nodo bolognese – non passerà da Alberone di Cento.
Il via libera dal Consiglio dei Ministri all’opera era arrivato un anno fa, grazie al pressing che dalla Regione e dagli enti locali prossimi al tracciato, aveva visto unita tutta la filiera istituzionale emiliana. La Cispadana non porterà solo un miglioramento della viabilità nei territori direttamente interessati dal tracciato, ma in generale avrà ripercussioni positive in termini di decongestionamento del traffico che si rifletteranno sull’intero sistema viario regionale e nazionale.
Nella zona di Alberone, tuttavia, il progetto “licenziato” dal Consiglio del Ministri, non era quello originariamente proposto dalla Regione. La soluzione inizialmente individuata, meno impattante sul piano ambientale, prevedeva infatti l’attraversamento dei terreni delle Partecipanze agrarie di Cento e si allontanava sufficientemente dal centro abitato.
Ora la modifica del tracciato a sud di Alberone è cosa certa. L’iter sarà completato nei prossimi mesi ma la società Autostrada Regionale Cispadana ha già approvato la variante che riguarda un tratto di 5km e 140 metri tra il territorio di Cento e di Finale Emilia.
Se le istituzioni, forti del sostegno dei cittadini, non si fossero mosse compatte probabilmente non saremmo arrivati al risultato di oggi. La Lega Nord è già arrivata ad intestarsi ogni merito ma – e lo dico con rammarico – nel concreto il loro apporto è stato pressoché nullo.