La riduzione dei rifiuti pro capite del 20-25% cioè meno di 150 kg, la raccolta differenziata al 73% e il recupero dei rifiuti al 70%: sono questi i tre obiettivi che la Regione Emilia-Romagna si pone e fissa una data per farlo, quella del 2020. Per arrivarci mette a disposizione diversi strumenti che sono raccolti nella nuova Legge regionale sui rifiuti intitolata in modo esplicativo ‘Disposizioni a sostegno dell’economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata’ approvata mercoledì 30 settembre dall’Assemblea Legislativa.
Chiudiamo il cerchio è la parola d’ordine che ci siamo dati in Emilia-Romagna: vogliamo infatti realizzare concretamente l’economia circolare che fa dei rifiuti un’opportunità da recuperare e riutilizzare, rifiuti che inoltre, vanno sensibilmente ridotti. Puntiamo con forza alla massima responsabilizzazione di cittadini e imprese.
La riforma individua diversi strumenti per andare nella direzione voluta. La grande novità è quella della tariffa puntuale: ogni cittadino entro il 2020 pagherà in base all’effettiva quantità di indifferenziato che produce. Ma non è l’unica, infatti è istituito un Fondo d’Ambito le cui risorse saranno destinate alla riduzione dei costi dei servizi per i cittadini e al finanziamento dei progetti più virtuosi messi in campo dai Comuni per diminuire i rifiuti prodotti e favorire l’implementazione della tariffa puntuale.
In Emilia-Romagna, è stato ribadito più volte anche dal Presidente Stefano Bonaccini, andiamo verso la discarica zero e la nuova legge disincentiva l’incenerimento prevedendo tra l’altro un’ecotassa come tributo speciale previsto per il conferimento in discarica. Determinante per raggiungere questo obiettivo sarà anche la definizione del prossimo Piano Regionale dei Rifiuti.
Questa legge è frutto di un lungo percorso partecipato: l’impulso e la spinta arrivati da cittadini, associazioni ambientaliste e Comuni sono infatti stati determinanti per la redazione della riforma. Questo contributo non si ferma qui e istituiamo un forum permanente per l’economia circolare quale piattaforma per un dialogo continuo tra istituzioni locali, rappresentanti della società civile, imprese, associazioni ambientaliste e una Commissione tecnica indipendente che dovrà supportare Atersir nella stesura dei documenti attuativi e vigilare sull’implementazione della legge. Chiudiamo il cerchio ma teniamo aperto il filo della discussione e del confronto.
Leggi il commento alla notizia di Stefano Mazzetti, Responsabile ambiente PD dell’Emilia-Romagna