Ho deciso di portare all’attenzione della Regione e della Giunta regionale la grave situazione di disagio denunciata in questi giorni dagli utenti, perlopiù studenti e lavoratori pendolari, della linea ferroviaria Codigoro-Ferrara.
Con un’interrogazione a risposta urgente, che sarà discussa durante la prossima seduta dell’Assemblea Legislativa, ho ripercorso gli ultimi passaggi che dall’11 dicembre, dopo il cambio degli orari, hanno portato alla protesta e mobilitazione dei pendolari e richiamato l’attenzione della stampa locale.
Il cambio di orario infatti è legato a una disposizione statale dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie che ha imposto vincoli stringenti in materia di velocità dei treni in presenza di alcune condizioni. In questo caso hanno determinato, sulla linea Codigoro-Ferrara, una riduzione della velocità massima consentita scesa a 70km/h. I rallentamenti sono dovuti, inoltre, alla messa in opera di sistemi di sicurezza volti a prevenire l’errore umano. In più sui rallentamenti incidono la presenza, lungo tutta la tratta, di passaggi a livello privati che impongono la riduzione della velocità.
Con l’interrogazione mi rivolgo quindi alla Regione per sapere come intende attivarsi nei confronti della società di trasporto pubblico locale TPER al fine di verificare un eventuale nuovo cambio degli orari che agevolino gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola e se intenda attivarsi nei confronti del livello nazionale competente al fine di trovare risoluzione al problema dettato dalla normativa statale in materia di velocità dei treni.
Rispetto alla linea Codigoro-Ferrara, che storicamente è vessata da continui ritardi e lentezza, causata soprattutto da mezzi obsolescenti e inefficienti, una soluzione va trovata e va trovata in tempi stretti.