Il Presidente Mattarella ha firmato l’Italicum. Il Partito Democratico, a 10 anni dall’entrata in vigore della disgraziata legge nota come Porcellum, aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per cambiarla. Oggi, quindi, è giusto, per il Partito Democratico rivendicare questo traguardo.
Sono convinto che l’Italicum non sia la legge elettorale perfetta – sempre che ne esista una ed una soltanto – ma sono anche convinto che sia una legge migliore rispetto a quella che era stata presentata in prima battuta più di un anno fa. La discussione, gli aggiustamenti e gli approfondimenti le hanno giovato: l’Italicum è una legge che può garantire governabilità e stabilità all’Italia. Sono elementi indispensabili di cui il Paese ha bisogno, come c’è bisogno di proseguire il percorso delle riforme.
Ai benaltristi, sempre pronti a denunciare che ben altre sono le priorità sulla quali ci si sarebbe dovuti concentrare, voglio infatti ricordare che la legge elettorale sta dentro al pacchetto di riforme in cui è impegnato il nostro Governo. Era il passaggio decisivo che avrebbe determinato i confini entro i quali la politica, d’ora in avanti, si muoverà.