È nata ufficialmente la Destinazione Turistica Romagna, la nuova area turistica, istituita sulla scorta della legge regionale n. 4/2016 che comprende le quattro province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, 42 Comuni e cinque Unioni di Comuni per una rappresentanza complessiva di 38 enti locali. In futuro vi potranno aderire anche le Camere di Commercio e qualsiasi altra amministrazione pubblica operante nell’ambito turistico.
La Commissione Politiche Economiche dell’Assemblea legislativa ha dato il via libera allo statuto della nuova destinazione turistica dopo che tutti gli enti coinvolti lo avevano approvato, consentendo l’istituzione formale di questo nuovo soggetto.
Si tratta a tutti gli effetti di un ente pubblico di personalità giuridica con una sua autonomia anche amministrativa e finanziaria. Si occuperà di definire, concertandole tra soggetti pubblici e privati, le linee strategiche e programmatiche delle attività di promo-commercializzazione della destinazione turistica.
La Destinazione Romagna avrà un Consiglio di Amministrazione e in assemblea il peso dei voti è dato al 40% dei posti letto, 40% dalle presenze turistiche, 10% popolazione e 10% estensione territoriale.
La destinazione Romagna è la prima a nascere formalmente in Regione (le altre saranno quelle che riuniranno la Città Metropolitana di Bologna e Modena e l’Emilia occidentale con Reggio Emilia, Parma e Piacenza) ma si possono già citare alcuni dati importanti per capire che si tratta di un distretto che è già competitivo e che può solo crescere dando un ulteriore impulso alla nostra economia turistica. Nel 2016 le quattro Province coinvolte hanno totalizzato circa 31 presenze e 7 milioni di arrivi. Numeri che ci collocano tra le prime 25 posizioni del mondo con più arrivi turistici.
L’aspetto innovativo della legge regionale sul turismo è quello di non promuovere più singoli prodotti turistici (la costa, le città d’arte, l’Appennino, ecc.), ma aree che racchiudano elementi diversificati che, se integrati, possano rispondere al meglio alle esigenze di pubblici compositi.
La destinazione Romagna comprende arte e cultura, storia e natura, il mare e il Delta del Po, la montagna, il wellness e lo sport ma anche l’enogastronomia. Una ricchezza “naturale”. Un territorio che esprime una lunghissima lista di eccellenze locali che ora dobbiamo valorizzare e proporre con strategie unitarie, contribuendo a realizzare importanti risultati anchesul marketing turistico.
L’opportunità che il territorio di Ferrara ha fatto bene a cogliere è stata quella di mettere tutto in rete, sfruttando il potenziale economico e promozionale di ogni tessera del mosaico.