Il Progetto di Legge che i Consiglieri regionali di PD e SEL hanno depositato e che ho firmato anche io, sarà discusso nei prossimi mesi, dopo la pausa estiva dei lavori dell’Assemblea. Seguirà l’iter previsto per ogni pdl, ovvero la sua discussione e approfondimento in Commissione e successivamente il voto in Assemblea Legislativa.
Immediatamente dopo l’approvazione della legge, la Giunta regionale sarà chiamata a formalizzare un regolamento di attuazione (così come previsto dall’art. 8 del pdl) che definisca specificamente alcuni aspetti rispetto alla gestione amministrativa e contabile e all’erogazione del Reddito di solidarietà (verifiche sui requisiti di accesso, ammontare mensile del contributo, modalità di erogazione ecc.)
Reddito di solidarietà regionale e Sostegno per l’inclusione attiva: come si integrano?
La domanda per entrambe le misure di sostegno al reddito sarà presentata presso i servizi sociali territorialmente competenti. I servizi sociali prenderanno in carico il nucleo familiare accompagnandolo nel progetto di attivazione. La domanda sarà unica e funzionale per entrambe le misure e l’erogazione verrà gestita da INPS tramite apposita card.
I richiedenti che non sono in possesso dei requisiti richiesti dal SIA potranno comunque accedere al RES e ai fondi regionali.
In cosa consiste il Reddito di solidarietà?
È prevista l’erogazione di un contributo di 80 € mensili per ogni componente del nucleo familiare fino a un massimo di 400 euro.
Chi lo può richiedere?
Al Reddito di solidarietà potranno accedere: nuclei famigliari anche unipersonali (single), che presentano un reddito ISEE uguale o inferiore a 3000 euro; che ha usufruito di altri trattamenti economici assistenziali o previdenziali inferiori ai 600 euro mensili; nessun componente che percepisca NASpI o ASDI. I richiedenti devono risiedere in Emilia-Romagna da almeno 24 mesi.
A che patti?
Il Reddito di solidarietà prevede che tra erogatori e beneficiari sia stretto un vero e proprio patto: a fronte della corresponsione del contributo economico ci deve essere uno specifico impegno del nucleo famigliare a perseguire progetti di inclusione sociale e lavorativa. Sono previsti incontri periodici con i servizi sociali, la frequenza scolastica obbligatoria per i minori, la ricerca attiva del lavoro, la prevenzione e cura della salute, il sostegno dei minori e la cura del proprio alloggio.
Perché il Reddito di solidarietà?
Con il Reddito di solidarietà vogliamo sostenere le situazioni di grave disagio, ma collaborando con i beneficiari affinché siano essi stessi pro-attivi rispetto al loro percorso di reinserimento socio-lavorativo.