Con il voto favorevole dell’Assemblea Legislativa regionale che la legge comunitaria incasserà al termine della seduta convocata per oggi, 14 luglio, le promesse che avevamo fatto per colpire i pirati dei nostri canali diventano soluzioni concrete.
Tutte le sanzioni pecuniarie che colpiscono i pescatori di frodo vengono raddoppiate ed è finalmente introdotta la possibilità di procedere anche al sequestro amministrativo e alla confisca degli autoveicoli e dei natanti utilizzati, in aggiunta a quello, già previsto, degli strumenti e delle reti e ovviamente del pescato.
Sono novità che abbiamo fortemente voluto e che avranno un effetto deterrente immediato. Già dall’insediamento del Consiglio regionale avevamo preso in mano la questione. Risale infatti a febbraio una risoluzione che avevo presentato insieme ad altri colleghi Consiglieri sollecitando queste misure contro la pesca di frodo, fenomeno odioso particolarmente sentito nel Ferrarese. Con l’odierna approvazione della legge comunitaria regionale (che annualmente recepisce nella fase discendente del diritto comunitario, le norme che incidono sulla legislazione regionale) si dà attuazione a quelle indicazioni.
Puntiamo anche ad intensificare i controlli: in particolare insieme al gruppo del PD sosteniamo che le competenze e le funzionalità della Polizia provinciale in materia di verifiche ambientali debbano essere salvaguardate e che il Corpo di Polizia Forestale non vada soppresso ma piuttosto riorganizzato.
Da oggi in Emilia-Romagna, per agevolare i pescatori sportivi e gli appassionati, sarà permesso inoltre l’utilizzo di esche di pesce non vivo porzionato, come tradizionalmente si è sempre usato fare lungo la rete fluviale delle nostre terre.