Tper e Fer hanno comunicato alla Regione Emilia-Romagna di essere al lavoro per studiare congiuntamente, nel più breve tempo possibile, soluzioni ai problemi lamentati dai passeggeri della linea ferroviaria Codigoro-Ferrara e proporre modifiche agli orari. La notizia è emersa oggi, grazie alla risposta ricevuta in aula presentato un’interrogazione a risposta urgente sui ritardi e i disagi lamentati dagli utenti della Codigoro-Ferrara dopo il cambio degli orari introdotto dall’11 dicembre scorso.
Su quella linea viaggiano mezzi oggettivamente obsolescenti, a ciò si aggiungono stringenti vincoli da poco introdotti in materia di velocità dei treni per ragioni di sicurezza che causano una significativa riduzione dei limiti consentiti lungo la linea.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie ha infatti imposto, dal 2 novembre, il limite di 70 km/h per quelle linee non ancora dotate di sistemi automatici di controllo della marcia dei treni (SCMT) o che sono intersecate da viabilità privata. Da ciò è conseguito l’allungamento nei tempi di percorrenza e la necessità di ridefinire gli orari al pubblico su diverse tratte in Emilia-Romagna.
I sistemi automatici di controllo sono volti ad evitare possibili conseguenze per un eventuale errore umano. A riguardo l’assessore Raffaele Donini, ha fatto il punto su quelli che dovrebbero essere i passaggi per dotare la Codigoro-Ferrara di sistemi automatici di controllo di marcia dei treni. Fer ha infatti comunicato alla Regione che il sistema SCMT è al momento presente soltanto nei primi tre chilometri da Ferrara al Bivio Rivana. Un ulteriore tratto di linea dal Bivio Rivana alla stazione della Città del Ragazzo potrà essere attivato entro il prossimo mese di febbraio. Per quanto riguarda i rimanenti tratti di linea si prevede l’ultimazione dei lavori entro il 2019”.
“Sono ben 29, inoltre, i passaggi a livello privati che causano ulteriori allungamenti della percorrenza: per alcuni di essi Fer sta mettendo a punto specifiche azioni per la loro soppressione, attraverso strade alternative o altre opere. La loro presenza rischia comunque di vanificare la possibilità di aumentare, anche considerevolmente, la velocità una volta attrezzata la linea con il sistema SCMT” è un altro punto toccato nella risposta di Donini.
Ringraziando l’assessore per la disponibilità e prontezza nell’affrontare la questione, sarà mia cura, in raccordo con l’assessorato, approfondire con Tper e Fer come poter risolvere la problematica, anche rispetto alla normativa nazionale sui passaggi a livello privati che, data la particolarità paesaggistica ferrarese, rischiano di rappresentare un vincolo eccessivo e non indispensabile.