Il piano della Regione Emilia-Romagna per ridurre le liste d’attesa della sanità: un piano organico che prevede il reclutamento di nuovo personale, l’apertura prolungata degli ambulatori (dove necessario) e il pagamento del ticket per chi (oggi tra il 15% e il 20%) non disdice le visite. Questo e molto altro per un obiettivo ambizioso ma assolutamente alla portata del nostro sistema sanitario: portare entro 30 giorni i tempi per le prime visite e entro 60 quelli per le prestazioni strumentali.
Abbiamo spazi e strumentazioni all’avanguardia che sono sottoutilizzati e tanti pazienti emiliano-romagnoli che aspettano troppo a lungo o scelgono di rivolgersi altrove per una visita. Questo è inaccettabile e ora si passa dalle parole ai fatti: nel rispetto dei professionisti della sanità e dei cittadini, per garantire un diritto universale e primario come quello alla salute.
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