Via libera al regolamento RES

Via libera al regolamento attuativo del RES. Favorevoli PD e SI. Astenuti i 5 Stelle, contrari Lega, Forza Italia e FdI

Via libera al Reddito di Solidarietà. Da oggi uno strumento in più per contrastare la povertà; con l’approvazione del regolamento attuativo, diventa operativa la Legge regionale che prevede misure di tutela e aiuto alle persone in difficoltà.

Oggi l’Assemblea Legislativa ha dato il via libera definitivo al regolamento attuativo del Reddito di Solidarietà, la nuova misura di contrasto alla povertà che in Emilia-Romagna abbiamo istituito con una legge presentata dai consiglieri Caliandro (PD) e Taruffi (SI) e alla quale sono orgoglioso di aver collaborato in prima persona.

Si tratta di una misura temporanea di sostegno al reddito a favore di persone in situazione di forte disagio economico e sociale. Un sostegno non fine a se stesso, ma finalizzato a percorsi di reinserimento sociale e lavorativo.

È uno strumento che diventa complementare al Sostegno per l’Inclusione Attiva previsto dal Governo. Con il Reddito di Solidarietà volevamo condividerne lo spirito, ampliando però la platea dei beneficiari. Il RES infatti è una mano tesa a chi non è idoneo ad altre forme di tutela ma ha l’effettivo e urgente bisogno di riprendersi da una situazione problematica.

A disposizione, quest’anno, ci sono 35 milioni di euro. Col tempo misureremo i risultati ottenuti, nel frattempo però è importante dare un segnale ai soggetti che hanno bisogno di aiuto e in cambio sono disposti a fare la loro parte.

I Comuni sono i soggetti preposti a raccogliere le domande, verificare la sussistenza da parte del richiedente del requisito di residenza in Emilia-Romagna da almeno 2 anni, verificare l’importo di eventuali altri benefici economici concessi al nucleo famigliare, fare ulteriori verifiche, autorizzare l’erogazione del contenuto e predisporre i progetti di attivazione sociale e inserimento lavorativo entro 90 giorni dall’autorizzazione della misura.

Beneficiari sono i nuclei famigliari – compresi i singoli – che presentino una Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini ISEE di importo inferiore o uguale a 3.000 euro. I beneficiari sono tenuti a sottoscrivere il Progetto di attivazione sociale e inserimento lavorativo e ad attenersi agli impegni specificamente assunti in esso evitando comportamenti inconciliabili e non giustificabili che comporterebbero la decadenza della misura.

L’ammontare del Reddito di Solidarietà è definito a seconda del numero dei componenti del nucleo famigliare. Si va dagli 80 euro per un singolo, fino ai 400 euro previsti per famiglie di 5 o più membri.

Il Reddito di Solidarietà è corrisposto attraverso l’accredito bimestrale dell’importo su una Carta acquisti prepagata gestita da Poste Italiane.

Visto che si tratta di una misura di sostegno temporanea, il Reddito di solidarietà è concesso per un periodo massimo di 12 mesi. Dopo un’eventuale interruzione di almeno 6 mesi, il richiedente può presentare una nuova domanda.

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